New Zealand. Capitolo 3

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New Zealand, My Love.

Proprio la Nuova Zelanda, esattamente dall’altro lato ( se “a lati” si può considerare)  del globo rispetto casa.

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Mi trovo in questa meravigliosa terra per il terzo anno consecutivo, dove ho trovato il mio habitat ideale per continuare al migliore dei modi la mia preparazione invernale (“invernale” solo per definirlo temporalmente nell’anno – qui ci sono più di 20 gradi a Dicembre); e non solo.

In alcuni weekend riesco a ritagliarmi dei momenti per esplorare questa bellezza tutta al naturale. Non posso nascondere che mi sono profondamente innamorata delle spiagge, della calma e della tranquillità di posti completamente incontaminati. Ammetto di avere la fortuna di avere una guida davvero  speciale, che mi porta alla scoperta di alcuni posti che solo un vero kiwi (come i neozelandesi si definiscono) ne è a conoscenza.

La foto in cima è la famosa spiaggia chiamata “Cathedral Cove”; in basso le cascate “Huka falls”, a sinistra il lago vulcanico di Taupo e a destra in cima al monte Manganui, Tauranga.

Purtroppo però non posso permettermi di girare molto perché come potete immaginare gli allenamenti e l’annesso riposo occupano gran parte del tempo a disposizione. Nonostante ciò ci sono lunghe pedalate, nuotate all’alba nell’oceano e lunghe corse in parchi naturali.

Molti di voi resteranno sorpresi dal sentirsi dire che di pecore non ne ho viste molte, forse perché mi trovo di base ad Auckland e le campagne nei dintorni non offrono il miglior ambiente per il pascolo, o era tutto un falso mito?!

Perenne vento, quattro stagioni in un solo giorno, gente che cammina a piedi nudi per strada tutto vero.

Un altro aspetto, che molti di voi non crederanno, i caffe. Ecco, qui penso di aver trovato i miei caffe preferiti in assoluto. Infinite varianti e la cura con cui viene preparato, rendono questo posto il paradiso delle colazioni. I bar sono dei posti in cui se sei di fretta prendi un “take away”, se hai fame ti fermi per una colazione con la C; può capitare di vedere gente chiacchierare per ore: amici? no, colloquio di lavoro. Studenti, free lancers che lavorano sui loro computer in un angolo del locale. Consumatori di ogni genere, meno uno: il caffè al banco con la brioche qui non esiste.

Ecco i top 3 dei miei caffe preferiti, cercate ispirazione o siete di passaggio o volete vedere i menu per curiosità? Il primo è il mio preferito:

Source Cafe Per la mia colazione preferita dopo un allenamento di nuoto;

The Coffe Club Una catena, in quello sotto casa ormai mi chiamano per nome, si trova in ogni distretto in tutta la nazione, qualità e bontà. Approvato!

The Apothecary Una chicca. Per concedersi una coccola in un contesto unico. Bar e negozio di antiquariato allo stesso tempo.

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Aotearoa, è come la chiamano i Maori. L’origine di questa parola non è chiaro ma viene comunemente tradotto come Ao= Nuvola, Tea= bianca e Roa= Lunga, la lunga nuvola bianca..affascinante no?!

Essendo il mio terzo anno qui devo dire che un po’ kiwi mi sento anche io e non mi dispiace affatto l’idea di abitare su quest’isola un giorno.

Ancora presto per prendere decisioni, importanti appuntamenti mi aspettano prossimamente dall’altra parte del globo.

A presto!

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Pubblicato da

Ilaria Zane

Triathleta di mestiere. Faccio della Nutrizione la mia filosofia di vita. perche per avere "mens sana in corpore sano" serve il giusto carburante

2 pensieri su “New Zealand. Capitolo 3”

  1. Cara Ilaria mio figlio è tornato da poco dall’Australia dove si è fermato da luglio a dicembre per fare parte del 4 anni di liceo. È stata per lui un’esperienza fantastica, un apprendere uno stile ti vita che lo segnerà per tutta la vita. Come ben immaginerai rientrare a casa e nei nostri schemi di vita, di scuola, di sport è veramente un’impresa. Io invece ho lavorato molto con gruppi di giovani australiani e nei zelandesi in passato e mi lasciava basita come loro non avessero da seguire tutte le etichette sociali nostre: infatti la mattina scendevano a fare colazione a piedi scalzi e dovemmo mettere un cartello che li invitava ad usare ciabatte.
    Buon proseguimento
    Cinzia

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